Mai come in questo periodo l’uso di internet è divenuto, a tutti gli effetti, fondamentale.

Lo utilizziamo quotidianamente per informarci, per lavorare, per studiare. Ci consente di socializzare, rimanendo in contatto con amici e famigliari, o semplicemente di trascorrere del tempo libero svagandoci.

Grazie alla tecnologia abbiamo trasformato le nostre routine in modi nuovi, incontrando i nostri colleghi nelle aule virtuali, organizzando aperitivi a distanza e facendo sport grazie ad app e programmi su YouTube.

Tuttavia, se da una parte la tecnologia ha reso possibile tutto questo, dall’altra è opportuno evitare i rischi derivanti da uno suo eventuale scorretto o inopportuno utilizzo. 

Uno dei maggiori rischi che è possibile riscontrare durante la navigazione è quello legato al sovraccarico di informazioni, specialmente in questo periodo di emergenza legato alla diffusione del virus Covid-19.

In rete circola una immensa quantità di informazioni: è possibile, infatti, trovare aggiornamenti costanti rispetto all’evolversi della situazione, al numero dei contagi e dei decessi, alle nuove norme in vigore ed a quelle che si ipotizza verranno redatte. 

E anche quando non siamo noi a cercare attivamente l’informazione, è lei che arriva da noi, attraverso il post condiviso su Facebook o il commento su Twitter che, catturando la nostra attenzione, ci spingono a leggere e ad approfondire quanto riportato.

In questo modo, però, la nostra testa è sempre carica di notizie, alcune delle quali, talvolta, nemmeno tanto accurate o del tutto veritiere (per non dire, in certi casi, completamente false). 

Il pericolo, poi, di precipitare in un circolo vizioso, alimentato da una forsennata ricerca di informazioni e aggiornamenti, è decisamente consistente.

Tutto questo potrebbe contribuire a creare o alimentare preoccupazioni e paura rispetto alla situazione attuale e, quindi, spaventarci.  

Come suggeriscono allora gli psicologi dell’emergenza, al fine di dare un taglio a questa situazione che potrebbe generare o alimentare malessere e disagio, possiamo scegliere di dedicare solamente due momenti all’interno della giornata nei quali informarci ed aggiornarci rispetto a quanto sta accadendo. 

È altrettanto consigliato fare affidamento unicamente alle fonti istituzionali (come il sito del Ministero della Salute – www.salute.gov.it), onde evitare di riscontrare informazioni poco attendibili che, distorcendo o mal interpretando le notizie, rischiano di generare confusione e allarmismo immotivato e pericoloso.

Inoltre, la ricerca dell’informazione deve essere attiva ed intenzionale. Se ciò non si riesce a fare, poiché dalla Homepage di FB siamo bombardati da post di amici, colleghi, gruppi che condividono informazioni, idee e questioni in merito, forse dovremmo valutare l’ipotesi di un temporaneo allontanamento da questa piattaforma (o qualunque altra che provochi lo stesso effetto), non escludendo di poterci tornare quando lo riterremo più opportuno.

Diamo alla nostra testa la possibilità di “staccare” e viaggiare anche verso altri lidi. Informiamoci… ma senza correre il rischio di auto-spaventarci.


Dott.ssa Marina Messetti – Psicologa


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